Per un obbligo giuridico di utilizzare le applicazioni di tracciamento dei contatti

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Nonostante i vari lockdown, il numero di contagi da COVID-19 nell'UE rimane molto elevato. Per spezzare le catene di infezioni e porre quindi fine alle restrizioni alla libera circolazione di persone, servizi e merci, in un cepInput si propone che l'uso di applicazioni per il tracciamento di contatti dovrebbe diventare obbligatorio. Gli effetti positivi che ne deriverebbero andrebbero valutati al di sopra delle preoccupazioni in materia di protezione dei dati.

cepInput

L'uso più ampio possibile delle applicazioni di tracciamento dei contatti renderà infatti più facile e rapido contenere la pandemia di quanto non sarebbe possibile con la sola strategia vaccinale. Però l'attuale utilizzo delle app risulta insufficiente.

Gli Stati membri dovrebbero poter imporre ai loro cittadini l'uso di applicazioni per il tracciamento dei contatti che non raccolgono dati personali.

Tale soluzione protegge i cittadini ed aiuta a prevenire ulteriori interferenze con i diritti fondamentali. Gli effetti positivi sulla salute, sull'economia e sui diritti fondamentali supererebbero l’eventuale ingerenza nel campo della protezione dei dati.

L'articolo 15 della direttiva e-Privacy impedisce attualmente la possibilità di stabilire un obbligo legale di utilizzo delle applicazioni di tracciamento dei contatti, anche in caso di pandemia. L'UE dovrebbe cambiare questa situazione rapidamente ("quick fix").