Digital Markets Act - Parte II: Applicazione e procedura

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La seconda parte della cepAnalisi sul Digital Markets Act esamina l'applicazione e la procedura della normativa proposta. L'applicazione a livello UE evita un'attuazione divergente del DMA nei singoli Stati membri. Tuttavia, per garantire procedure rapide, le autorità nazionali dovrebbero essere coinvolte nell'applicazione del DMA.

cepAnalisi

Il Centre for European Policy (cep) ha esaminato la normativa di Bruxelles in due analisi approfondite. La critica principale: "Il diritto previsto dalla Commissione di creare nuovi obblighi di condotta per i gatekeeper attraverso atti delegati viola il diritto primario dell'UE", dice il giurista del Cep Lukas Harta, che ha scritto l'analisi con gli economisti del Cep Matthias Kullas e Alessandro Gasparotti.

"Il diritto generale della Commissione di effettuare ispezioni in loco senza specificare le condizioni viola anche l'articolo 52 (1) della Carta dei diritti fondamentali", avverte Harta. Inoltre, il DMA non chiarisce sufficientemente il suo rapporto con il diritto nazionale. Secondo Harta, il fatto che l'applicazione del DMA spetti alla Commissione evita le distorsioni della concorrenza che potrebbero derivare da diverse interpretazioni del DMA. Tuttavia, le autorità nazionali esperte della materia dovrebbero essere coinvolte per assicurare una rapida applicazione se è interessato solo uno Stato membro.

Le grandi compagnie Internet stanno già opponendo resistenza ai piani della Commissione per nuove regole nel business digitale. Apple, per esempio, si lamenta che il DMA nella sua forma attuale mette in pericolo la sicurezza e la protezione dei dati degli utenti di iPhone. Facebook mette in guardia contro i regolamenti troppo rigidi che minacciano di soffocare l'innovazione.