Legge europea sull’intelligenza artificiale (cepAnalisi del COM (2021)206)

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Che si tratti di salute, lavoro, consumo o media: l'intelligenza artificiale (IA) cambierà la vita di molte persone in vari modi. La Commissione europea vuole quindi stabilire delle regole per proteggere la salute, la sicurezza e i diritti fondamentali degli utenti messi in relazione con le varie applicazioni di IA. Vuole vietare i sistemi particolarmente pericolosi, mentre gli altri dovrebbero essere soggetti ad obblighi classificati in base al rischio o a codici di condotta volontari. In alcuni casi, non ci sarà invece nessun requisito particolare da rispettare.

Il Centre for European Policy Network (CEP) ha analizzato il progetto di legge di Bruxelles.  

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Il CEP valuta le proposte in modo prevalentemente positivo, sottolineando anche la loro originalità ed in particolare la loro efficacia, anche nel quadro di un confronto di tipo globale.

"Dei requisiti particolarmente rigorosi per i sistemi IA ad alto rischio sono giusti e necessari, poiché questi sistemi rappresentano un pericolo notevole. Inoltre, gli obblighi di trasparenza indipendenti dal rischio, potranno anche contribuire ad aumentare l'accettazione di tali sistemi da parte dei cittadini", dice l'economista del cep, Matthias Kullas, che ha scritto lo studio insieme al giurista, Lukas Harta.

I ricercatori del CEP sono però più critici nei confronti degli obblighi contenuti richiesti ai sistemi di IA che classificano le persone in base all'età, all'origine etnica, alla religione o all'orientamento sessuale. "Obblighi più severi del semplice dovere di informare, dovrebbero essere applicati a questi sistemi di IA", sottolineano i ricercatori. Inoltre, evidenziano nella loro analisi come la proposta di regolamento appare carente in termini di protezione dei dati.

Il CEP poi invita, in particolare, a prescrivere regole più severe per il cosiddetto “social scoring” non solo in confronto alle autorità pubbliche, ma anche per i fornitori privati.

In Cina, sistemi di intelligenza artificiale già ora premiano i cittadini particolarmente “fedeli” con dei punti, mentre ad altri viene ad esempio impedito di ottenere prestiti a condizioni favorevoli, di partecipare ad eventi culturali o di avanzare socialmente vedendosi detrarre i punti.

Una sintesi delle valutazioni CEP è disponibile in lingua italiana, il testo integrale in inglese.