Regolamentazione dei fondi di investimento alternativi (cepAnalisi della COM(2021)721)

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La Commissione europea intende rafforzare il mercato interno dei fondi di investimento con un pacchetto di misure. A tal fine, intende modificare l’attuale regolamentazione per i fondi di credito e vuole fornire ai gestori dei fondi strumenti uniformi per la gestione della liquidità. Il “Centres for European Policy Network (CEP)” accoglie con particolare favore il tentativo di rafforzare la dimensione UE in questo settore e proteggere maggiormente gli investitori, ma ritiene anche che vi siano ancora dei margini di miglioramento.

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Gli adeguamenti saranno apportati a due direttive dell'UE adottate in risposta alla crisi finanziaria del 2008/2009: Da un lato, la direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA) e, dall'altro, la direttiva sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM). I fondi di investimento alternativi (FIA) sono fondi che acquistano principalmente denaro da investitori professionali. Si tratta, ad esempio, di fondi di private equity, hedge fund, fondi legati alle materie prime e fondi immobiliari. I fondi d'investimento OICVM sono fondi il cui scopo è investire denaro raccolto da investitori al dettaglio.

"Con adeguamenti mirati alle direttive sui GEFIA e sugli OICVM, la Commissione europea intende rafforzare il mercato interno dei fondi di investimento, migliorare la protezione degli investitori e contenere i rischi per la stabilità dei mercati finanziari. Con le sue proposte vi è in parte riuscita", afferma Philipp Eckhardt, esperto di mercati finanziari del CEP ed autore dell'analisi.

Per la prima volta, la Commissione sta progettando una regolamentazione a livello europeo per i fondi attivi nella concessione di prestiti. I nuovi regolamenti sui prestiti dei fondi di credito promuovono una sana gestione dei rischi associati alle esposizioni creditizie. Inoltre, Eckhardt accoglie con favore le restrizioni previste sui prestiti alle imprese finanziarie, in quanto "possono evitare che tali fondi per il credito si aggroviglino al sistema finanziario più ampio". Il fatto che i GEFIA o le OICVM possano in linea di principio ricorrere poi a otto diversi strumenti di gestione della liquidità (LMT) in tutta l'UE, rafforza, inoltre, la protezione degli investitori e la stabilità dei mercati finanziari.

Il CEP vede poi ulteriore margine di miglioramento della proposta relativamente agli obblighi  di informazione proposti per la divulgazione delle commissioni e degli oneri, che non ritiene necessari nella forma prevista. "L'informativa trimestrale proposta è spesso imprecisa e la sua raccolta richiede tempo e denaro”. In ogni caso, tale tipo di adempimento non conferirebbe in realtà maggiore protezione agli investitori.