The next level of Europe - Come la pandemia e la guerra di Putin creano un “momento europeo” per nuove strade verso il futuro

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L'Unione europea sta passando da una crisi all'altra. La prosperità economica e il consenso democratico sono a rischio come raramente prima. In questo contesto, il Centres for European Policy Network (CEP) con una riflessione comune di vari propri ricercatori, chiede riforme rapide e, più che mai, un'Unione europea che, se necessario, avanzi anche a diverse velocità. Altrimenti, si rischia una regressione politica, economica e tecnologica irreversibile.

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"L'Europa si trova a un bivio pericoloso", afferma il professor Henning Vöpel, membro del consiglio di amministrazione e direttore del think tank con sede a Berlino ed istituti partner a Parigi e Roma. Date le diverse dinamiche, è necessario agire rapidamente, poiché la stretta finestra per le riforme potrebbe chiudersi e si potrebbe perdere tempo prezioso a causa della mancanza di immaginazione e leadership politica. "Non fare nulla potrebbe rivelarsi l'errore più grande", sottolinea Vöpel.

Secondo il direttore del CEP di Parigi, Marc Uzan, il mondo si sta trasformando sempre più da cooperativo a conflittuale, con sfere di influenza frammentate. Ciò rende ancora più importante rafforzare nell'idea europea, sia gli Stati membri consolidati, sia i desiderosi Paesi candidati, mantenendo così la porta aperta a una più stretta integrazione. Secondo Uzan, sarebbe fatale sia perdere Paesi come l'Ucraina, la Bosnia-Erzegovina o la Macedonia settentrionale, come pure indebolire il nucleo dell'Unione che attualmente si sta definendo sempre più tra Germania, Francia e Italia. "Purtroppo, la ricerca di questo modello equilibrato di integrazione a più velocità è il più impegnativo, sia dal punto di vista politico che istituzionale. Tuttavia, non vedo altre alternative", spiega Uzan.

Stefano Milia, direttore del CEP di Roma, ritiene che l'attuale situazione europea rappresenti un punto di svolta dal quale il futuro dell'UE potrebbe risultare predeterminato per molto tempo a venire. "Ciò che l'UE deciderà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi è cruciale per il futuro".

L’esito della cosiddetta “Conferenza sul futuro dell’Europa” l'UE sta gettando le basi per una riforma costituzionale piuttosto ampia, basata anche su richieste emerse dai cittadini. Il presidente francese Emmanuel Macron, dopo la sua rielezione, ha ribadito la sua richiesta di una riforma globale, che, questa volta, molto probabilmente, troverebbe il convinto sostegno dell’Italia e della Germania.