Responsabilità da prodotti difettosi (cepAnalisi)

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Più diritti nei casi di danno a causa di un prodotto difettoso; la Commissione ha presentato una propria proposta di revisione della relativa attuale disciplina europea. La direttiva risale al 1985 e deve ora essere adattata alla crescente digitalizzazione ed all'economia circolare. In futuro, il software sarà considerato un prodotto in tutta l'Unione. Il Centres for European Policy Network (CEP), nella propria analisi, vede generalmente rafforzati i diritti delle parti lese, ma mette in guardia dalle incertezze giuridiche e dalla vaghezza di diversi dettagli ancora presenti nel testo.

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"Soprattutto per quanto riguarda il software, la proposta della Commissione rafforza la certezza del diritto", afferma l'economista del CEP, Marco Mazzone, che ha analizzato la bozza insieme al giurista Lukas Harta. Secondo Mazzone, è infatti opportuno che i danni legati agli aggiornamenti dei sistemi digitali siano soggetti a responsabilità. Gli esperti del CEP apprezzano inoltre l'abbandono della soglia minima di 500 euro per poter avanzare le richieste di risarcimento.

Tuttavia, secondo Harta, i passi procedurali fondamentali non sono ancora definiti con sufficiente precisione, ad esempio, per quanto riguarda l’obbligo di divulgazione delle prove, nonché l'inversione dell'onere relativo ad esse. "I convenuti in giudizio possono essere obbligati a divulgare le prove in tribunale. Qualcosa del genere esiste già, ma nella forma proposta dall’attuale testo questa prescrizione non lascia agli Stati membri sufficiente libertà per trovare un'attuazione che si adatti meglio al proprio sistema giuridico" afferma Harta.

Si critica poi il fatto che le aziende si troverebbero a dover fornire aggiornamenti per i prodotti software per un massimo di dieci anni, mentre nelle nuove proposte normative europee sulla resilienza informatica sono richiesti solo cinque anni. "Chiediamo regolamenti uniformi. Qualsiasi altra cosa porta alla confusione", sottolineano gli autori. Gli aggiornamenti necessari rientrano per la prima volta nella responsabilità del prodotto. Di conseguenza, in futuro la responsabilità del produttore potrà sorgere anche nel caso in cui un prodotto debba essere sottoposto a manutenzione o controllo dopo che ha lasciato la fabbrica. La responsabilità europea per i prodotti coprirà anche i sistemi di intelligenza artificiale (IA). Saranno poi inclusi anche dei nuovi requisiti per la sicurezza informatica e tra i danni risarcibili alla persona potrà rientrare anche quello psicologico.

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