Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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Diagnosi, terapia, prevenzione: i mondi virtuali, noti come metaversi, rivoluzioneranno, in particolare, l'assistenza sanitaria. La Commissione sta per presentare a breve una strategia dell'UE sul metaverso. La sede in Germania del Centres for European Policy Network (CEP) vede enormi opportunità per il settore sanitario, ma insiste sulla necessità di un marchio di qualità vincolante in grado di proteggere i dati personali.

La Commissione intende consentire alle piccole e medie imprese (PMI) un migliore accesso ai mercati dei capitali, tra l'altro riducendo la burocrazia. Il Centres for European Policy Network (CEP) valuta in modo prevalentemente positivo la proposta sul cosiddetto “Listing Act”.

Cobalto, litio, terre rare: Quando si tratta di materie prime critiche, l'Unione europea vorrebbe ridurre la sua dipendenza da alcuni Paesi fornitori, come la Cina. Il Centres for European Policy Network (CEP), in una propria analisi, elogia la Commissione per essersi data l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti. Tuttavia, l'attuale proposta risulta ancora troppo burocratica e poco adeguata nei rispetti delle imprese.

Le imprese europee risentono delle conseguenze del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Esso spesso causa costi inadeguati e crea confusione perché le stesse regole non si applicano ovunque nell'UE. Questo è il risultato di uno studio empirico condotto dal Centres for European Policy Network (cep) e da Prognos AG per conto della Stiftung Familienunternehmen.

Lo studio esamina la portata normativa ed i costi economici del GDPR in quattro Stati membri: Germania, Francia, Italia e Austria. Questo studio sul GDPR è la quarta e ultima parte di un progetto di ricerca globale sulla burocrazia generata da normative dell'UE.

Google, Apple, Meta: negli Stati Uniti, in Asia e nell'Unione europea c'è una crescente attenzione per le cosiddette azioni a voto plurimo. Si suppone che queste azioni rendano più attraente la quotazione in borsa per le piccole imprese familiari, le start-up ed i fondatori di imprese e che le proteggano dai pericoli di acquisizioni ostili. L'UE vuole autorizzare le azioni con diritto di voto plurimo su base uniforme, a determinate condizioni. Anche il Centres for European Policy Network (CEP) vede più luci che ombre in questa strategia.

Rivoluzione con rischi: disaccoppiare rapidamente l'economia europea ad alta intensità energetica dalle risorse fossili senza sacrificare l'industria e la prosperità è tecnologicamente come normativamente piuttosto complesso. Il Centres for European Policy Network (CEP) suggerisce in particolare la strada dei contratti di tipo Carbon Contracts for Difference (CCfDs) e dei mercati guida ambientalmente sostenibili (green lead markets). Secondo i calcoli del CEP, solamente i costi della decarbonizzazione dell’acciaio ammonteranno a circa 12 miliardi di euro all'anno in tutta l'UE.

Droni, algoritmi, ricognizione: l'intelligenza artificiale (IA) sta diventando sempre più un fattore di cambiamento anche nella guerra in Ucraina. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato le capacità tecniche di Kiev e Mosca. Il risultato è che l'Ucraina risulta chiaramente in vantaggio. L'uso dell'IA militare solleva però anche la questione delle regole di guerra nell'era delle armi autonome.

Tra circa un anno l'Europa andrà al voto. Ma quanto è legittimo, democratico e rappresentativo un voto quando una percentuale bassa di persone si recano alle urne, se non si applicano regole vincolanti uniformi e se i principali candidati sono visibili ed eleggibili solamente nei propri paesi? Il Centers for European Policy Network (CEP) invita a riflettere su come modalità di voto, temi e campagne uniformi possano contribuire a rafforzare ancora il ruolo del Parlamento nelle dinamiche decisionali dell’UE. L'età di voto dovrebbe, inoltre, essere abbassata a 16 anni in tutta l'UE.

Le varie crisi portano sempre più spesso a carenze nell'offerta di alcuni beni e servizi strategicamente rilevanti. La Commissione intende contrastare questa situazione con il cosiddetto Strumento di emergenza del mercato unico (SMEI). In futuro, gli Stati membri ne dovranno infatti garantire la disponibilità anche in situazioni di tensione. Il Centrum für Europäische Politik (cep) rileva però come il piano dell'UE sia in buona parte giuridicamente contestabile.

La Commissione vuole ridurre ulteriormente le emissioni di inquinanti atmosferici legati al traffico, come ossidi di azoto, particolato e ozono. A tal fine, Bruxelles punta sull'introduzione dei cosiddetti standard Euro 7. Il Centres for European Policy Network (CEP) vede però nei requisiti più severi piuttosto uno stratagemma per arrivare ad fine anticipata della combustione. Gli standard finora in vigore erano infatti già sufficienti a ridurre drasticamente le sostanze inquinanti legate al traffico.