Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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Più diritti nei casi di danno a causa di un prodotto difettoso; la Commissione ha presentato una propria proposta di revisione della relativa attuale disciplina europea. La direttiva risale al 1985 e deve ora essere adattata alla crescente digitalizzazione ed all'economia circolare. In futuro, il software sarà considerato un prodotto in tutta l'Unione. Il Centres for European Policy Network (CEP), nella propria analisi, vede generalmente rafforzati i diritti delle parti lese, ma mette in guardia dalle incertezze giuridiche e dalla vaghezza di diversi dettagli ancora presenti nel testo.

Per la trasformazione dell'Europa in un'economia digitale e sostenibile risulta essenziale garantire l'approvvigionamento di metalli rari quali il litio e il cobalto. Finora le informazioni sui giacimenti di materie prime sono state frammentarie e rilevate in modo prevalentemente casuale. In media, solo una ricerca di materie prime strategiche su cento ha successo. Il Centres for European Policy Network (CEP), sulla base di una sua analisi, consiglia allora di puntare sull’intelligenza artificiale (IA) proprio anche nel quadro di questo obiettivo specifico. Secondo i primi test concreti, il tasso di successo aumenterebbe di 25 volte e renderebbe quindi l'Europa meno dipendente da alcuni Paesi terzi.

Berlino/Friburgo/Parigi/Roma. Nell'ambito delle nostre pubblicazioni settimanali si richiamare nuovamente l’attenzione su un altro studio promosso dalla “Stiftung Familienunternehmen”, realizzato dal Centres for European Policy Network (CEP), da Prognos AG Berlin e dal Centro Studi Industriali di Milano (CSIL).

A metà marzo la Commissione intende presentare un pacchetto di riforme della legislazione farmaceutica europea. In esso gli antibiotici saranno un tema chiave. L'uso improprio di questi farmaci porta alla resistenza antimicrobica, così che le infezioni mortali a volte non possono più essere combattute con gli antibiotici disponibili. Anche la grave carenza di alcuni antibiotici, evidenzia la necessità di intervenire. Il Centres for European Policy Network (CEP) presenta, in un proprio cepInput, il catalogo più completo di misure da adottare pubblicato fino ad oggi.

A metà marzo la Commissione intende presentare un pacchetto di riforme della legislazione farmaceutica europea. In esso gli antibiotici saranno un tema chiave. L'uso improprio di questi farmaci porta alla resistenza antimicrobica, così che le infezioni mortali a volte non possono più essere combattute con gli antibiotici disponibili. Anche la grave carenza di alcuni antibiotici, evidenzia la necessità di intervenire. Il Centres for European Policy Network (CEP) presenta, in un proprio cepInput, il catalogo più completo di misure da adottare pubblicato fino ad oggi.

I cyber-attacchi ai prodotti software e hardware causano enormi perdite finanziarie in tutto il mondo, oltre 5,5 trilioni di euro solo nel 2021. Con il Cyber Resilience Act (Legge sulla resilienza informatica), la Commissione si propone di stabilire regole uniformi di cybersecurity per produttori, importatori e distributori di “prodotti con elementi digitali” (PWDE). Il Centres for European Policy Network (CEP) valuta positivamente la bozza presentata. Unica eccezione: la differenziazione, non abbastanza trasparente, tra prodotti definiti “critici”.

Come sostituto del gas naturale per il riscaldamento, per la produzione di carburanti sintetici o come materia prima per l'industria chimica: l'idrogeno verde, prodotto per elettrolisi con l'aiuto delle energie rinnovabili, viene considerato la potenziale forza trainante della transizione energetica. Poiché la produzione e l'utilizzo dovrebbero essere il più possibile vicini per un rapido avvio del mercato, la sede tedesca del Centre for European Policy Network (CEP), osserva nel suo ultimo studio (cepInput), come specie le regioni del Mare del Nord dei Paesi Bassi e della Germania si stanno attualmente profilando come il futuro centro comune dell'idrogeno dell'UE. Condizione necessaria però è anche che le future procedure burocratiche al vaglio di Bruxelles, non rischino, piuttosto, di trasformarsi in un freno.

Le imprese stanno soffrendo anche per gli oneri di una burocrazia caratterizzata da inefficienze, in alcuni casi dovute pure alle regole fissate dall'Unione europea stessa, dall'altro dall'attuazione e alla gestione poco pratica delle stesse a livello nazionale. Questo è illustrato dall'esempio del cosiddetto certificato A1 (Certificato di distacco del lavoratore in paesi UE).

Il Centres for European Policy Network (CEP), insieme a “Prognos AG” di Berlino e al “Centro Studi Industriali” di Milano, ha contribuito ad uno studio comparativo promosso dalla “Stiftung Familienunternehmen”.

Nell'Unione Europea risulta necessario ridurre le emissioni di sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo provenienti da impianti industriali e zootecnici. A tal fine, la Commissione ha proposto degli emendamenti alla attuale direttiva sulle emissioni industriali (COM(2022)156 di revisione della direttiva) 2010/75/UE). Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) ritiene però, nella sua analisi, che diverse parti delle proposte risulteranno controproducenti ed alcune procedure applicative persino contrarie al diritto primario dell'UE.

Che si tratti di protezione contro le frodi con le carte di credito, di creazione di modelli climatici o di distribuzione delle forze di polizia: l'intelligenza artificiale (IA) sta penetrando sempre più profondamente nella vita quotidiana. Però i dati necessari a questo scopo provengono per lo più da fasi di relativa stabilità, che non possono sempre essere facilmente applicati in tempi di crisi. Il Centres for European Policy Network (CEP) ritiene che ci troviamo di fronte ad un rischio sistemico ancora sottovalutato e chiede l'introduzione di regole più adatte.