Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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Come sostituto del gas naturale per il riscaldamento, per la produzione di carburanti sintetici o come materia prima per l'industria chimica: l'idrogeno verde, prodotto per elettrolisi con l'aiuto delle energie rinnovabili, viene considerato la potenziale forza trainante della transizione energetica. Poiché la produzione e l'utilizzo dovrebbero essere il più possibile vicini per un rapido avvio del mercato, la sede tedesca del Centre for European Policy Network (CEP), osserva nel suo ultimo studio (cepInput), come specie le regioni del Mare del Nord dei Paesi Bassi e della Germania si stanno attualmente profilando come il futuro centro comune dell'idrogeno dell'UE. Condizione necessaria però è anche che le future procedure burocratiche al vaglio di Bruxelles, non rischino, piuttosto, di trasformarsi in un freno.

Le imprese stanno soffrendo anche per gli oneri di una burocrazia caratterizzata da inefficienze, in alcuni casi dovute pure alle regole fissate dall'Unione europea stessa, dall'altro dall'attuazione e alla gestione poco pratica delle stesse a livello nazionale. Questo è illustrato dall'esempio del cosiddetto certificato A1 (Certificato di distacco del lavoratore in paesi UE).

Il Centres for European Policy Network (CEP), insieme a “Prognos AG” di Berlino e al “Centro Studi Industriali” di Milano, ha contribuito ad uno studio comparativo promosso dalla “Stiftung Familienunternehmen”.

Nell'Unione Europea risulta necessario ridurre le emissioni di sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo provenienti da impianti industriali e zootecnici. A tal fine, la Commissione ha proposto degli emendamenti alla attuale direttiva sulle emissioni industriali (COM(2022)156 di revisione della direttiva) 2010/75/UE). Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) ritiene però, nella sua analisi, che diverse parti delle proposte risulteranno controproducenti ed alcune procedure applicative persino contrarie al diritto primario dell'UE.

Che si tratti di protezione contro le frodi con le carte di credito, di creazione di modelli climatici o di distribuzione delle forze di polizia: l'intelligenza artificiale (IA) sta penetrando sempre più profondamente nella vita quotidiana. Però i dati necessari a questo scopo provengono per lo più da fasi di relativa stabilità, che non possono sempre essere facilmente applicati in tempi di crisi. Il Centres for European Policy Network (CEP) ritiene che ci troviamo di fronte ad un rischio sistemico ancora sottovalutato e chiede l'introduzione di regole più adatte.

Il trasporto marittimo, nel 2018, ha rappresentato circa il 2% delle emissioni globali di gas serra (GHG). Questo corrisponde, ad esempio, a circa l'85% delle emissioni totali tedesche. Commissione, Consiglio e Parlamento vogliono concordare delle misure di riduzione per l'Unione europea. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato la proposta e mette in guardia dal rischio che Bruxelles agisca in solitario.

Buone le intenzioni, ma meno la realizzazione: l'Unione Europea vuole obbligare le aziende a concorrere per la protezione dei diritti umani e l'ambiente nell'UE e nei Paesi terzi, dalle materie prime ai prodotti e al loro smaltimento, quindi lungo l'intera catena del valore. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP), critica la proposta di direttiva della Commissione ritenendola eccessivamente vaga.

Violazioni dei diritti umani, numerosi morti nei cantieri, partite giocate con un caldo estremo in stadi che verranno raffreddati artificialmente e la finale della Coppa del Mondo di calcio a pochi giorni da Natale: mai prima d'ora una Coppa del Mondo, il Paese ospitante e la FIFA sono stati criticati così pesantemente, eppure tutto si svolgerà come da programma. Ciò però mette anche in evidenza l’intensità di particolari legami economici con il Qatar. L'Europa - e i grandi Paesi, Italia e Francia in particolare - sono economicamente intrecciati con l'Emirato in vari modi. Non solo nel calcio europeo di club – si veda Paris St. Germain, ma anche FC Bayern Monaco - ma soprattutto nel settore energetico, l'importanza del Qatar per l'Europa aumenterà. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato più in dettaglio l'importanza economica e prospettica del Qatar per l'Europa.

Il sangue, cellule e altre sostanze di origine umana (SoHOs) stanno diventando sempre più importanti, soprattutto nella lotta contro le malattie rare. Poiché i prodotti essenziali non sono sufficientemente disponibili nell'UE, cresce la dipendenza dalle importazioni, soprattutto dagli Stati Uniti. Il Centres for European Policy Network (CEP) ritiene che l'obiettivo della Commissione di fornire in futuro cure migliori ai cittadini dell'UE sia giusto, ma che alcune delle misure previste siano migliorabili.

L'Unione europea vuole ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990. A tal fine, è prevista l'introduzione di un sistema di scambio di quote emissione separato per gli edifici e il trasporto stradale. Una recente analisi del Centres for European Policy Network (CEP) giudica, in questo quadro, inadeguate le nuove richieste degli Stati membri e del Parlamento europeo di sospendere o ammorbidire l'introduzione di tale misura, argomentando sulla base dell'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia.

I recenti attacchi ai gasdotti ed a cavi ferroviari dimostrano la vulnerabilità delle infrastrutture essenziali. Gli sforzi per proteggere la spina dorsale digitale europea sono stati finora lenti e insufficienti. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) propone una iniziativa europea immediata per il cosiddetto “Clean Cable”. I nodi Internet devono essere monitorati e le attività ed azioni esistenti devono essere accelerate.