Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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Basta un clic del mouse, una telefonata o una videochiamata: la cosiddetta vendita a distanza di servizi finanziari, ad esempio l'apertura di conti e la stipula di polizze assicurative è in piena espansione. In questo contesto, la Commissione europea intende adattare i diritti dei consumatori dall'epoca analogica alla realtà digitale. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP), ritiene che questo obiettivo sia auspicabile, ma che la proposta riforma della vecchia direttiva, che risale a 20 anni fa, rischi di risultare ancora troppo burocratica.

Con la sua proposta di regolamento riguardante le norme armonizzate sull'accesso equo ai dati e sul loro utilizzo più conosciuto come “Data Act”, la Commissione europea ha avanzato un atto giuridico di tipo intersettoriale. Il Centres for European Policy Network (CEP), che ne ha appena concluso l’analisi di diverse parti, accoglie con favore la strategia più generale di promozione dell'uso più intensivo dei dati nell'UE, ma ritiene pure che la proposta attuale sia criticabile sotto diversi aspetti.

La popolazione europea sta invecchiando drammaticamente. I sistemi di assistenza si trovano a dover affrontare sfide socio-politiche e finanziarie sempre maggiori, con una massiccia carenza di personale. La Commissione, il 7 settembre, ha già lanciato una nuova strategia per dei servizi di assistenza di qualità, accessibili e a dei costi sostenibili in tutta l’UE. Il Centres for European Policy Network (CEP) ritiene che intervenire in questo settore sia urgente. Il think tank insiste, in particolare, su forme di sostegno destinate ai “ cosiddetti prestatori di assistenza informale”

Alle elezioni politiche italiane del 25 settembre si profila una vittoria elettorale dell'estrema destra guidata da Giorgia Meloni. La populista di destra è considerata anche relativamente euroscettica. Il Centro Politiche Europee di ROMA (sede italiana del Network CEP) - che ha curato un cepAdhoc mirato ad approfondire i vari aspetti di questo appuntamento elettorale e destinato, in particolare, all’informazione degli altri partner europei - non si aspetta però un corso politico anti-UE. Il margine di manovra di un governo di estremisti di destra e di partiti di centro-destra è troppo ridotto per una tale ipotesi.

Risorse scarse, prezzi in crescita: la minacciosa crisi energetica costringe l'UE e gli Stati membri ad ammortizzare i costi per i consumatori e le imprese, senza però mettere contemporaneamente a repentaglio gli incentivi al risparmio energetico. In un’analisi curata dalla sede tedesca del think tank Centres for European Policy Network (CEP), si chiede che la proposta della Commissione di un regolamento d'emergenza venga attuata rapidamente. Tuttavia, gli interventi sul mercato dell'elettricità dovrebbero essere limitati a questo inverno.

L'espansione delle tecnologie del futuro crea un'enorme domanda di materie prime indispensabili. L'Unione Europea deve affrontare la sfida di garantire l'approvvigionamento di questi materiali critici. In un cepInput, il think tank Centres for European Policy Network (CEP) esamina il contesto attuale e fornisce raccomandazioni per una strategia dell'UE sulle materie prime

Che si tratti di frigoriferi, lampade, televisori o prodotti tessili, la Commissione vuole essere in grado di stabilire i cosiddetti requisiti di progettazione ecocompatibile per quasi tutti i prodotti disponibili nell'UE. L'obiettivo è ridurre il consumo di energia e di risorse nella produzione, nell'uso e nello smaltimento di questi prodotti. Questo dovrebbe accelerare la transizione da un'economia dell'usa e getta a un'economia circolare. Il Centres for European Policy Network (CEP) teme però possibili conflitti tra diversi obiettivi – ed, in ultima analisi, anche effetti negativi sulla sostenibilità generale - se gli obiettivi risultassero troppo circoscritti e definiti troppo nel dettaglio.

La nuova serie editoriale del CEP (cepGuest) viene inaugurata da un testo di riflessione sulle relazioni tra l’Ue e l’Africa, redatta dal Segretario Generale della Federazione Italiana Banche, Assicurazioni e Finanza nonché Professore di Economia Politica, Paolo Garonna.

La guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, ha infatti portato a una crisi significativa nelle relazioni Europa-Africa, nonostante il relativo successo del precedente Vertice Unione Europea-Unione Africana avvenuto il 17 e 18 febbraio, ed ora impone un rinnovato sforzo di riavvicinamento .

Sempre più banche centrali nel mondo stanno iniziando ad introdurre le valute digitali, le cosiddette Central Bank Digital Currencies (CBDC), come mezzi di pagamento innovativi. Questi sono destinati ad essere utilizzati sia nei pagamenti al dettaglio che negli scambi tra gli operatori dei mercati finanziari. La sede di Parigi del think tank “Centres for European Policy Network (CEP)” ha studiato lo sviluppo di questo fenomeno. Secondo lo studio, per l'euro digitale sarebbe ancora troppo presto nell’UE.

Secondo gli esperti del mercato del lavoro, l'Unione europea dipende sempre più dall'immigrazione legale. A causa dell'invecchiamento, mancano milioni di lavoratori qualificati. Nel mondo, più di 60 milioni di persone sono in fuga. In questo contesto, la Commissione ha lanciato una nuova iniziativa sulla migrazione. La sede di Roma del Centro per le politiche europee (CEP) ritiene che i piani presentati da Bruxelles siano ragionevoli e appropriati, ma mette in guardia dalle diverse sensibilità nazionali.