Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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Dopo le elezioni europee, la Commissione deve riadattare la politica industriale dell'UE. Il Centres for European Policy Network (cep) chiede a Bruxelles di ridurre le normative e di riporre maggiore fiducia nella libera economia di mercato.

Che si tratti di tecnologia digitale, energia o trasporti, la Commissione europea vuole legare maggiormente i Paesi emergenti e in via di sviluppo all'economia dell'UE. Entro il 2027, il programma di investimenti "Global Gateway" prevede di stanziare fino a € 300 miliardi. Nella sua analisi, il Centre for European Policy Network (cep) ne ha esaminato per la prima volta in modo esaustivo gli effetti commerciali sull'UE. Conclusione chiave: per rafforzare la resilienza economica dell'UE, il Global Gateway non può essere un'iniziativa isolata, ma deve essere combinato con la più ampia Agenda verde europea.

 

La biotecnologia è diventata da tempo un motore occupazionale globale. Tuttavia, rispetto agli Stati Uniti e alla Cina, l'Europa è in ritardo in termini di dinamiche di innovazione. È questa la conclusione di uno studio del Centres for European Policy Network(cep). Proprio questo ritardo, però, sta costringendo l'UE a migliorare significativamente le condizioni per lo sviluppo e la produzione di prodotti industriali a base biologica.

 

A marzo l'Unione Europea intende presentare una strategia europea per l'uso economico dello spazio. Il Centres for European Policy Network (CEP) invoca un approccio industriale e geostrategico più strutturato, altrimenti il piano dell'UE rischia di degenerare in una farsa. Altri attori intanto stanno già conquistando di fatto lo spazio a livello industriale e militare.

Dopo una dura battaglia, i ministri delle Finanze dell'UE hanno concordato una posizione sulla riforma del Patto di stabilità dell'UE. La sede di Friburgo del Centres for European Policy Network (CEP) analizza il compromesso raggiunto. La difficoltà del negoziato tra i ministri delle Finanze dell'UE dimostra però che molti Stati membri non sono veramente interessati a ridurre il debito ed il deficit. In particolare la Germania è quindi intervenuta in favore di tale esigenza.

Litio, cobalto, terre rare: La transizione energetica ha scatenato una battaglia globale per le materie prime critiche. Questa guerra ora rischia di essere combattuta anche sulle piattaforme dei social media come Twitter (ora X). Armi potenziali: Disinformazione, fake news e propaganda. È quanto emerge da un innovativo studio del Centres for European Policy Network (CEP).

Transizione energetica, trasformazione del concetto di sicurezza, “Zeitwende”: In tempi turbolenti, anche i modelli economici tradizionali raggiungono i loro limiti. Le linee rigide di distinzione tra politica industriale a direzione statale e politica basata essenzialmente sulla sola regolamentazione del mercato stanno divenendo sempre più confuse. In questo contesto, il Centres for European Policy Network (CEP) propone una discussione a livello europeo su un nuovo sistema di coordinate per arrivare alla necessaria “trasformazione” del nostro modello di costruzione del benessere.

Cobalto, litio, terre rare: Quando si tratta di materie prime critiche, l'Unione europea vorrebbe ridurre la sua dipendenza da alcuni Paesi fornitori, come la Cina. Il Centres for European Policy Network (CEP), in una propria analisi, elogia la Commissione per essersi data l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti. Tuttavia, l'attuale proposta risulta ancora troppo burocratica e poco adeguata nei rispetti delle imprese.

L'UE è sotto pressione in termini di geopolitica e politica industriale. Rischia di essere lasciata indietro da Stati Uniti e Cina. Per questo motivo, la settimana scorsa la Commissione ha presentato tre progetti normativi ed una comunicazione. Essi mirano a rafforzare la sovranità, la competitività e la resilienza dell'Europa. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) ritiene però, in una propria analisi, che le proposte attuali siano ancora troppo frammentarie e burocratiche.

Terre rare, energie rinnovabili ma anche conoscenza. Nella competizione globale per la sicurezza delle catene di approvvigionamento, le risorse prime critiche sono sempre più al centro dell'attenzione. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) raccomanda all'Unione europea partenariati strategici con Paesi terzi ricchi di risorse. Sussidi, sul modello dell'IRA americana, distorcerebbero, invece, solo il commercio globale.