Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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La Commissione sta esaminando una procedura di controllo delle concentrazioni contro Microsoft. Alla base del procedimento c'è la stretta collaborazione tra il gruppo tecnologico statunitense e OpenAI, l'azienda leader a livello mondiale nel campo dell'intelligenza artificiale generativa ( IA). Il Centro per le politiche europee (Cep) mette in guardia dalla posizione dominante che le aziende tecnologiche statunitensi già detengono nella catena del valore dell'IA e chiede un controllo rigoroso delle leggi sulla concorrenza.

I mondi virtuali come il metaverso promettono crescita e posti di lavoro. Per questo motivo, la Commissione Europea ha elaborato, in forma di Comunicazione, una propria cosiddetta strategia sul Web 4.0 ed il metaverso. Il Centro per le Politiche Europee (cep) ritiene però che le misure delineate siano discutibili. Sono fuorvianti, formulate in modo poco chiaro e non sono competitive nei riguardi dei giganti tecnologici statunitensi come Meta.

X (Twitter), Facebook, Cambridge Analytica: le campagne di disinformazione dei populisti si basano da anni sull'uso dei media digitali. Ora si aggiunge l'intelligenza artificiale (AI) come ulteriore potente strumento. È quanto emerge dallo studio del Centres for European Policy Network (CEP). I ricercatori di Germania, Francia e Italia chiedono regole più severe in considerazione dei pericoli esistenti.

Droni, algoritmi, ricognizione: l'intelligenza artificiale (IA) sta diventando sempre più un fattore di cambiamento anche nella guerra in Ucraina. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato le capacità tecniche di Kiev e Mosca. Il risultato è che l'Ucraina risulta chiaramente in vantaggio. L'uso dell'IA militare solleva però anche la questione delle regole di guerra nell'era delle armi autonome.

Per la trasformazione dell'Europa in un'economia digitale e sostenibile risulta essenziale garantire l'approvvigionamento di metalli rari quali il litio e il cobalto. Finora le informazioni sui giacimenti di materie prime sono state frammentarie e rilevate in modo prevalentemente casuale. In media, solo una ricerca di materie prime strategiche su cento ha successo. Il Centres for European Policy Network (CEP), sulla base di una sua analisi, consiglia allora di puntare sull’intelligenza artificiale (IA) proprio anche nel quadro di questo obiettivo specifico. Secondo i primi test concreti, il tasso di successo aumenterebbe di 25 volte e renderebbe quindi l'Europa meno dipendente da alcuni Paesi terzi.

I cyber-attacchi ai prodotti software e hardware causano enormi perdite finanziarie in tutto il mondo, oltre 5,5 trilioni di euro solo nel 2021. Con il Cyber Resilience Act (Legge sulla resilienza informatica), la Commissione si propone di stabilire regole uniformi di cybersecurity per produttori, importatori e distributori di “prodotti con elementi digitali” (PWDE). Il Centres for European Policy Network (CEP) valuta positivamente la bozza presentata. Unica eccezione: la differenziazione, non abbastanza trasparente, tra prodotti definiti “critici”.

Che si tratti di protezione contro le frodi con le carte di credito, di creazione di modelli climatici o di distribuzione delle forze di polizia: l'intelligenza artificiale (IA) sta penetrando sempre più profondamente nella vita quotidiana. Però i dati necessari a questo scopo provengono per lo più da fasi di relativa stabilità, che non possono sempre essere facilmente applicati in tempi di crisi. Il Centres for European Policy Network (CEP) ritiene che ci troviamo di fronte ad un rischio sistemico ancora sottovalutato e chiede l'introduzione di regole più adatte.

I recenti attacchi ai gasdotti ed a cavi ferroviari dimostrano la vulnerabilità delle infrastrutture essenziali. Gli sforzi per proteggere la spina dorsale digitale europea sono stati finora lenti e insufficienti. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) propone una iniziativa europea immediata per il cosiddetto “Clean Cable”. I nodi Internet devono essere monitorati e le attività ed azioni esistenti devono essere accelerate.

 

Guerra ibrida, attacchi di hacker, attacchi informatici: Parlamento e Consiglio hanno concordato a Bruxelles nuove norme di sicurezza informatica. Secondo la cosiddetta direttiva NIS 2, in futuro circa 160.000 aziende europee e molte autorità pubbliche saranno soggette a regole uniformi secondo gli standard stabiliti dall'UE per la gestione dei rischi informatici e la segnalazione di incidenti informatici. Il Centres for European Policy Network (CEP) ritiene che alcuni di tali prescrizioni siano eccessivamente ampie e chiede di circoscriverle in modo più efficiente.

Con la sua proposta di regolamento riguardante le norme armonizzate sull'accesso equo ai dati e sul loro utilizzo più conosciuto come “Data Act”, la Commissione europea ha avanzato un atto giuridico di tipo intersettoriale. Il Centres for European Policy Network (CEP), che ne ha appena concluso l’analisi di diverse parti, accoglie con favore la strategia più generale di promozione dell'uso più intensivo dei dati nell'UE, ma ritiene pure che la proposta attuale sia criticabile sotto diversi aspetti.