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Climate

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Stefano Milia

Direttore Esecutivo

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Clima

Per proteggere il clima, l'UE vuole ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 20% entro il 2020 rispetto al 1990. Entro il 2050, l'economia dovrebbe essere in gran parte decarbonizzata per ridurre le emissioni di gas serra del 90%. Il Cep analizza i progetti dell'UE, quali il sistema europeo di scambio delle quote di emissione, la limitazione delle emissioni di CO2 dei veicoli, le linee guida per l'efficienza energetica e la progettazione ecologica dei prodotti ("eco-design") e la promozione delle energie rinnovabili.

Preparare la strada per un mercato europeo del carbonio (cepInput)

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Il vento, il sole e l'idrogeno sono considerati le chiavi della neutralità climatica. Un'altra però, meno generalmente sostenuta, viene spesso ignorata: lo stoccaggio della CO2. In un nuovo approfondito studio il Centres for European Policy Network (CEP), si esprime a favore dello sviluppo di un sistema di condutture e di un'infrastrutture di stoccaggio a livello europeo per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) - così come la rimozione di diverse barriere normative e l’inclusione e previsione di Contratti per Differenza di Carbonio (CCfDs) per le recenti tecnologie CCS.

Strumenti di mercato per un'industria neutrale dal punto di vista climatico (cepInput)

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Rivoluzione con rischi: disaccoppiare rapidamente l'economia europea ad alta intensità energetica dalle risorse fossili senza sacrificare l'industria e la prosperità è tecnologicamente come normativamente piuttosto complesso. Il Centres for European Policy Network (CEP) suggerisce in particolare la strada dei contratti di tipo Carbon Contracts for Difference (CCfDs) e dei mercati guida ambientalmente sostenibili (green lead markets). Secondo i calcoli del CEP, solamente i costi della decarbonizzazione dell’acciaio ammonteranno a circa 12 miliardi di euro all'anno in tutta l'UE.

Limiti di emissione EURO 7 per veicoli a motore

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La Commissione vuole ridurre ulteriormente le emissioni di inquinanti atmosferici legati al traffico, come ossidi di azoto, particolato e ozono. A tal fine, Bruxelles punta sull'introduzione dei cosiddetti standard Euro 7. Il Centres for European Policy Network (CEP) vede però nei requisiti più severi piuttosto uno stratagemma per arrivare ad fine anticipata della combustione. Gli standard finora in vigore erano infatti già sufficienti a ridurre drasticamente le sostanze inquinanti legate al traffico.

Come catalizzare la trasformazione industriale verde dell'UE? Il caso delle clean tech startup (cepInput)

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L'Europa deve diventare neutrale dal punto di vista climatico. Tuttavia, per realizzare questo obiettivo ed il trasferimento tecnologico necessario, servono grandi investimenti ed un ingente sforzo economico. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato un campione di 105 start-up nel campo delle tecnologie pulite. Il risultato: la mancanza di capitale di rischio e l'eccessiva burocrazia ostacolano la trasformazione verde in Germania, Francia ed Italia.

Creazione di "hub" dell'idrogeno in Europa (cepInput)

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Come sostituto del gas naturale per il riscaldamento, per la produzione di carburanti sintetici o come materia prima per l'industria chimica: l'idrogeno verde, prodotto per elettrolisi con l'aiuto delle energie rinnovabili, viene considerato la potenziale forza trainante della transizione energetica. Poiché la produzione e l'utilizzo dovrebbero essere il più possibile vicini per un rapido avvio del mercato, la sede tedesca del Centre for European Policy Network (CEP), osserva nel suo ultimo studio (cepInput), come specie le regioni del Mare del Nord dei Paesi Bassi e della Germania si stanno attualmente profilando come il futuro centro comune dell'idrogeno dell'UE. Condizione necessaria però è anche che le future procedure burocratiche al vaglio di Bruxelles, non rischino, piuttosto, di trasformarsi in un freno.

Emissioni industriali (cepAnalisi della COM(2022) 156)

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Nell'Unione Europea risulta necessario ridurre le emissioni di sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo provenienti da impianti industriali e zootecnici. A tal fine, la Commissione ha proposto degli emendamenti alla attuale direttiva sulle emissioni industriali (COM(2022)156 di revisione della direttiva) 2010/75/UE). Il think tank Centres for European Policy Network (CEP)ritiene però, nella sua analisi, che diverse parti delle proposte risulteranno controproducenti ed alcune procedure applicative persino contrarie al diritto primario dell'UE.

Fit for 55: clima e navigazione marittima (cepAnalisi)

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Il trasporto marittimo, nel 2018, ha rappresentato circa il 2% delle emissioni globali di gas serra (GHG). Questo corrisponde, ad esempio, a circa l'85% delle emissioni totali tedesche. Commissione, Consiglio e Parlamento vogliono concordare delle misure di riduzione per l'Unione europea. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato la proposta e mette in guardia dal rischio che Bruxelles agisca in solitario.

"Fit for 55": clima ed edifici (cepAnalisi)

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L'Unione europea vuole ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990. A tal fine, è prevista l'introduzione di un sistema di scambio di quote emissione separato per gli edifici e il trasporto stradale. Una recente analisi del Centres for European Policy Network (CEP) giudica, in questo quadro, inadeguate le nuove richieste degli Stati membri e del Parlamento europeo di sospendere o ammorbidire l'introduzione di tale misura, argomentando sulla base dell'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia.

Fit for 55: obiettivi climatici nazionali dal 2021

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L'UE vuole ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2050 e del 55% entro il 2030 rispetto al 1990. A tal fine, la Commissione ha proposto un pacchetto completo di misure ("Fit for 55"), che prevede anche l'inasprimento dei cosiddetti “obiettivi climatici nazionali” oggetto di diversi regolamenti e direttive, per le quali sono state recentemente proposte dalla Commissione UE delle nuove modifiche. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) valuta positivamente il previsto ma controverso sistema di scambio di quote di emissioni per il trasporto stradale e gli edifici (EU ETS II), però teme anche costi troppo elevati a causa di disposizioni poco flessibili rivolte agli stati membri.

Come l’idrogeno verde rende più indipendente l’Europa (cepInput)

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L'esplosione dei prezzi dell'energia, anche a causa della guerra in Ucraina, sta spingendo l'Unione europea ad abbandonare con sempre maggiore rapidità i combustibili fossili. Bruxelles vorrebbe quindi concentrarsi maggiormente pure sull'idrogeno verde. Il Centres for European Policy Network  (CEP), in questo "cepInput" vuole fare il punto della situazione, esaminando sinteticamente diversi aspetti del progetto. Giunge così alla conclusione che questo vettore energetico, soggetto ancora a diversi limiti, possa rappresentare un elemento importante ma non pienamente risolutivo, nel percorso verso una transizione energetica efficiente.

Fit for 55: Clima e circolazione stradale

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L'UE vuole ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2050 e del 55% ,rispetto al 1990, entro il 2030. A tal fine, la Commissione ha proposto un pacchetto completo di misure ("Fit for 55"). La rete “Centres for European Policy Network” (CEP) nella  propria  analisi accoglie con favore il controverso sistema di scambio delle quote di emissione per il trasporto su strada e per gli edifici (EU ETS II), ma chiede che venga accompagnato da un adeguato sistema di ammortizzatori sociali.

“Fit for 55”: EU-ETS I per l‘industria e l‘energia (cepAnalisi della COM(2021)551)

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Nell'UE, le emissioni di gas serra dovranno essere portate a zero entro il 2050. Lungo la strada, devono essere già ridotte del 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione ha presentato un pacchetto completo di misure ("Fit for 55") per tutti i settori. Il Centre for European Policy Network (CEP) considera però discutibili diverse proposte centrali di modifica della direttiva sullo scambio delle quote di emissioni per l'industria e l'energia. Il think tank teme, infatti, la delocalizzazione della produzione e delle collegate emissioni inquinanti in paesi terzi.

Fit for 55: Energie rinnovabili (cepAnalisi)

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L'Unione Europea vuole ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Tra le altre cose, la quota di energie rinnovabili deve essere aumentata al 40% in tutta Europa. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) si aspetta però che la relativa proposta presentata dalla Commissione (COM(2021) 557), nella forma attuale, comporti anche dei concreti rischi di svantaggi competitivi per l'UE.

L‘Europa nella trappola della tassonomia

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Poco prima della scadenza fissata per il 21 gennaio, diversi Stati membri hanno preso posizione critiche nei riguardi del piano della Commissione europea di dichiarare l'energia nucleare e il gas naturale sostenibili. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) vede però più realistica un’altra via per fermare legalmente la tassonomia.

La legge francese sul clima e la resilienza

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L'Unione Europea vuole ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro la fine di questo decennio (rispetto al 1990). Appena un giorno prima del pacchetto clima dell'UE "Fit for 55", la Francia ha approvato la propria legge sul clima. Questa però prevede una riduzione - solo del 40%.

"Gli obiettivi francesi sono molto al di sotto di quelli dell'UE. Questo rende la legge francese sul clima obsoleta prima ancora di essere applicata", dicono gli esperti della sede di Parigi del Centre for European Policy Network (CEP). Essi hanno confrontato ed analizzato entrambe le leggi in un cepInput.

Standard UE sulle obbligazioni verdi (COM(2021)391)

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Investire il denaro in modo sostenibile e con la coscienza pulita. Con obbligazioni ecologiche per un totale di 250 miliardi di euro, la Commissione europea vuole finanziare circa un terzo dei fondi per la ripresa dalla crisi del COVID nei prossimi cinque anni. Per tale finalità, sta basandosi attualmente ancora su uno standard di mercato riconosciuto a livello mondiale. Tuttavia, non è veramente pienamente convinta di questo procedere anche per il futuro.

Al fine di creare maggiore chiarezza per gli investitori, la Commissione sta infatti progettando un nuovo standard UE uniforme per i Green Bonds (EuGB). A differenza degli standard attuali del mercato finanziario globale, l’EuGB dovrebbe definire in modo più preciso in quali attività economiche "verdi" possano essere investiti i proventi delle obbligazioni. L'EuGB si baserà inoltre sulla tassonomia verde in vigore nell’UE. Il “Centres for European Policy Network (CEP)” ha analizzato i piani della Commissione oggetto di una apposita proposta di regolamento (COM(2021) 391).

Club del clima: opportunità e insidie

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Per due settimane, la conferenza sul clima dell'ONU COP26 a Glasgow ha lottato per trovare soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra. Mentre la Commissione europea pare trovi poco sostegno per il suo piano di proteggersi unilateralmente dalla concorrenza sleale con una cosiddetta tariffa doganale climatica, il CO2 border adjustment mechanism (CBAM), altri, tra cui in particolare la Germania, allora sostengono l’approccio della creazione di un “club climatico” dei volenterosi. L'obiettivo: il maggior numero possibile di paesi dovrebbe concordare un prezzo minimo per le emissioni di CO2 e poi utilizzare una tariffa frontaliera climatica comune rivolta verso i non membri per proteggere le proprie industrie.

Energie rinnovabili offshore (cepAnalisi del COM2020_741)

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L'Unione Europea vuole ridurre a zero le emissioni di gas serra nette entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, la generazione di energie rinnovabili offshore, come l'energia eolica e quella del moto ondoso e delle maree deve essere quintuplicata dalle attuali dodici a un totale di 61 gigawatt entro il 2030. La quota di energie rinnovabili (ER) nella produzione di elettricità deve quindi salire al 32% in tutta l'UE. La sede di Friburgo della rete dei think tank  Centres for European Policy Network  (CEP) ha analizzato il relativo piano UE.

Adattamento al cambiamento climatico (COM/2021/82)

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Gli effetti, a volte drammatici, del cambiamento climatico stanno spingendo l'UE ad agire con urgenza. Le ondate di calore, la siccità, le tempeste, le forti piogge e le inondazioni, così come i danni all'ecosistema che ne derivano, causano perdite economiche di circa dodici miliardi di euro all'anno nella sola UE. In linea con la “Legge europea sul  clima (European Climate Law) ”, la Commissione europea ha presentato una strategia di adattamento per rendere l'UE resiliente ("climate resilient") agli impatti inevitabili del cambiamento climatico entro il 2050.

CBAM: dannoso per la protezione del clima e le industrie esportatrici dell'UE

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Le importazioni da paesi terzi con bassi standard di protezione del clima mettono in pericolo la competitività delle aziende nell'UE. La Commissione vuole quindi introdurre un aggiustamento sul CO2 alla frontiera (CBAM), che dovrebbe rendere più costose le importazioni da paesi con standard piuttosto lassisti  come ad es. la Russia. L'importo del prelievo dovrebbe corrispondere al prezzo dello scambio di quote di emissioni nell'UE ("ETS fittizio"). Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato tale piano.

Mobilità sostenibile (cepAnalisi del COM(2020) 789)

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L'Unione Europea vuole ridurre le emissioni di CO2 a zero entro il 2050. Anche il settore dei trasporti deve contribuire maggiormente a questo obiettivo. Con la sua "Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente: mettere i trasporti europei sulla buona strada per il futuro" (COM(2020)789), la Commissione europea si sta concentrando su un ulteriore inasprimento dei limiti di CO2 per auto, furgoni e camion. Oltre ad altre misure; quali l'abolizione dei sussidi a favore dei combustibili fossili, la Commissione UE sta anche considerando di introdurre per la prima volta un sistema di scambio di quote di emissione (ETS) per il trasporto stradale.

Quote di emissione per la navigazione marittima

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L'Unione Europea vuole ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nel trasporto marittimo. Bruxelles prevede di includere unilateralmente le emissioni del gas serra nel sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (EU ETS), probabilmente già a metà dell'anno. Il Center for European Policy (CEP) in un suo cepInput considera attualmente il piano come inappropriato.

L’ondata delle ristrutturazioni per l’UE

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L'UE vuole ridurre le emissioni di gas a effetto serra a zero entro il 2050, ed entro il 2030 ridurle del 55% rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il numero di ristrutturazioni di edifici efficienti dal punto di vista energetico deve almeno raddoppiare entro il 2030. "Sussidi costosi e misure di regolamentazione specifiche su piccola scala dovrebbero essere tralasciati a favore di un sistema di scambio di quote emissione (ETS) come strumento principale", questo propone il Centro Politiche Europee (CEP).

Strategia UE per ridurre le emissioni di metano (COM(2020) 663)

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La Commissione europea intende presentare una proposta legislativa per ridurre le emissioni di metano nel 2021. Il gas serra metano, che è prodotto principalmente da perdite dalle reti del gas, dalle discariche ed in agricoltura attraverso la digestione di mucche e maiali, non è stato finora coperto dal sistema dello scambio delle quote di emissione. Il Centre for European Policy (cep) chiede a Bruxelles di includere le emissioni di metano originate nei settori dell'energia e dei rifiuti all’interno del sistema di scambio delle quote di emissione.

Strategia UE per l’idrogeno

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La Commissione UE vuole raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica dell'UE entro il 2050, tra le altre cose, attraverso una strategia globale dell'idrogeno. In questo contesto, l'idrogeno prodotto senza CO2 o con basse emissioni di CO2 deve essere incentivato. Un'analisi del CEP esamina la comunicazione della Commissione sulla strategia dell'idrogeno.

Le riduzioni delle emissioni di CO2 nel trasporto marittimo (cepInput)

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Per la prima volta l'UE vuole adottare misure per ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto marittimo. La prima parte di un cepInput in due parti fa il punto della situazione attuale della politiche climatiche relative alla navigazione, sia a livello globale,sia comunitario e valuta l'impatto delle possibili misure.

A Green ECB Collateral Policy (cepInput)

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Il ruolo delle banche centrali è un tema ricorrente nel dibattito sulla finanza sostenibile. Anche la Banca Centrale Europea (BCE) intende affrontare il tema della sostenibilità nella sua revisione strategica. Questo cepInput presenta una proposta su come la BCE possa tenere conto della sostenibilità nella sua politica di garanzia.

Le politiche climatiche dell’EU e la crisi da Coronavirus (cepInput)

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La crisi da Coronavirus è uno stress test per le politiche climatiche dell'UE e dei suoi Stati membri. Il Cep ha esaminato i vari strumenti per la riduzione delle emissioni di CO2 - proibizioni e divieti, sussidi, tassa sul CO2, scambio di quote di emissione - per quanto riguarda la loro "resistenza alla crisi".

Legge europea sul clima (cepAnalisi)

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La "Legge europea sul cambiamento climatico" ha lo scopo di fissare l'obiettivo di "neutralità climatica" dell'UE per il 2050 e di regolamentare l'esame di un ulteriore inasprimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 dal 40% al 50% al 55% rispetto al 1990.

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