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Financial Markets

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Mercati finanziari

A seguito della crisi finanziaria e dell'euro, l'Unione Europea sta rivedendo a fondo la propria regolamentazione dei mercati finanziari. Ciò vale sia per le banche, le assicurazioni che per gli altri operatori. L'accento è posto su una regolamentazione più incisiva e sulla parziale comunitarizzazione dei rischi. L'attenzione si concentra in particolare sulla gestione del rischio da parte degli operatori dei mercati finanziari, sulla collaborazione e sull'integrazione delle autorità di vigilanza e sulla protezione degli investitori. Il Cep accompagnerà questi sviluppi in modo continuativo.

Accesso ai dati finanziari (cepAnalisi)

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La Commissione europea vuole eliminare le barriere in modo che i terzi possano sviluppare più facilmente nuovi prodotti e servizi utilizzando i dati dei clienti delle istituzioni finanziarie. La base è un atto giuridico per un contesto di finanza aperta. Il regolamento disciplina l'accesso, il trasferimento e l'utilizzo dei dati dei clienti finanziari. Il Centro per le politiche europee (Cep) esprime serie preoccupazioni, e ritiene il regolamento sproporzionato e non praticabile.

 

Euro-Clearing dopo la Brexit (cepStudio)

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I contratti derivati nell'UE vengono sempre più spesso compensati tramite delle controparti centrali (CCP). Gran parte di questa compensazione, soprattutto per i contratti derivati denominati in euro ("euro clearing"), viene effettuata da stanze di compensazione nel Regno Unito – quindi fuori dall'UE dopo la Brexit. In uno studio del Centre for European Policy Network (CEP), sostenuto da “Deutsche Börse”, si ritengono necessari gli sforzi previsti per trasferire la compensazione effettuata in euro nell'UE.

Regolamento relativo all'Euro digitale (cepAnalisi del COM(2023)369)

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Che sia in Cina o negli Stati Uniti, le valute digitali sono in aumento in tutto il mondo. Mentre la Banca Centrale Europea (BCE) sta portando avanti da anni un progetto di introduzione di un euro digitale e la Commissione ha seguito tale traccia quest'estate con la preparazione di un apposito quadro giuridico, il Centres for European Policy Network (cep) valuta, mediante una propria “cepAnalisi”, in modo estremamente critico l'introduzione di una valuta digitale europea in questo momento.

Protezione dei depositi (cepAnalisi del COM(2023)228)

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Fallimenti bancari, squilibri, crisi finanziarie: con i miglioramenti alla cosiddetta direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi (DSGD), la Commissione europea intende proteggere meglio i risparmiatori e rafforzare la fiducia nel sistema finanziario. Nella propria analisi il Centres for European Policy Network (CEP) afferma che la riforma prevista presenta ancora approcci sia positivi che negativi.

Disposizioni su prospetto ed abusi di mercato (cepAnalisi del COM(2022)762)

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La Commissione intende consentire alle piccole e medie imprese (PMI) un migliore accesso ai mercati dei capitali, tra l'altro riducendo la burocrazia. Il Centres for European Policy Network (CEP) valuta in modo prevalentemente positivo la proposta sul cosiddetto “Listing Act”.

Direttiva sulle quotazioni azionarie: azioni a voto plurimo (cepAnalisi COM(2022) 761)

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Google, Apple, Meta: negli Stati Uniti, in Asia e nell'Unione europea c'è una crescente attenzione per le cosiddette azioni a voto plurimo. Si suppone che queste azioni rendano più attraente la quotazione in borsa per le piccole imprese familiari, le start-up ed i fondatori di imprese e che le proteggano dai pericoli di acquisizioni ostili. L'UE vuole autorizzare le azioni con diritto di voto plurimo su base uniforme, a determinate condizioni. Anche il Centres for European Policy Network (CEP) vede più luci che ombre in questa strategia.

Pagamenti istantanei (cepAnalisi del COM(2022)546)

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Poco costoso e in pochi secondi: la Commissione vuole rendere possibili i trasferimenti di denaro in tempo reale, i cosiddetti “pagamenti istantanei” (Instant Payments), per i consumatori dell'UE quale impostazione predefinita. Il Centres for European Policy Network (CEP) accoglie con favore l'approccio volto a minimizzare i rischi di frode, ma respinge il progetto di legge nel suo complesso in quanto troppo invasivo ed irrealistico.

Divieto delle commissioni nel mercato dei servizi finanziari (cepStudio)

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La Commissione dell'Unione Europea sta valutando i divieti delle cosiddette “commissioni di retrocessione” per i prodotti finanziari ed intende presentare una proposta a tal riguardo il 3 maggio 2023.

I sostenitori del divieto sperano in una maggiore trasparenza, in una migliore qualità e in una riduzione dei costi. Il Centres for European Policy Network (CEP) considera tali divieti delle commissioni di retrocessioni (inducement), ad esempio quelli già in vigore nei Paesi Bassi e in Gran Bretagna, come una rottura dei modelli commerciali consolidati e invoca piuttosto altre soluzioni.

Vendita a distanza di servizi finanziari (cepAnalisi del COM(2022) 204)

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shutterstock/Andrey Suslov

Basta un clic del mouse, una telefonata o una videochiamata: la cosiddetta vendita a distanza di servizi finanziari, ad esempio l'apertura di conti e la stipula di polizze assicurative è in piena espansione. In questo contesto, la Commissione europea intende adattare i diritti dei consumatori dall'epoca analogica alla realtà digitale. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP), ritiene che questo obiettivo sia auspicabile, ma che la proposta riforma della vecchia direttiva, che risale a 20 anni fa, rischi di risultare ancora troppo burocratica.

Central Bank Digital Currencies e l’Euro digitale (cepInput)

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Sempre più banche centrali nel mondo stanno iniziando ad introdurre le valute digitali, le cosiddette Central Bank Digital Currencies (CBDC), come mezzi di pagamento innovativi. Questi sono destinati ad essere utilizzati sia nei pagamenti al dettaglio che negli scambi tra gli operatori dei mercati finanziari. La sede di Parigi del think tank “Centres for European Policy Network (CEP)” ha studiato lo sviluppo di questo fenomeno. Secondo lo studio, per l'euro digitale sarebbe ancora troppo presto nell’UE.

La BCE nella trappola della stagflazione

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La Banca centrale europea (BCE) sta per aumentare i tassi di interesse dopo una fase di tassi storicamente bassi. Il motivo è il maggiore aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti da 40 anni a questa parte, l'aumento dell'inflazione e il pericolo di una recessione. "Questo mix tossico sta portando la BCE nella trappola della stagflazione. Il differenziale dei tassi di interesse tra Italia e Germania sta già aumentando sensibilmente. Il mercato delle obbligazioni in euro si sta frammentando", analizza Henning Vöpel, direttore generale del think tank Centres for European Policy Network (CEP).

Regolamentazione dei fondi di investimento alternativi (cepAnalisi della COM(2021)721)

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La Commissione europea intende rafforzare il mercato interno dei fondi di investimento con un pacchetto di misure. A tal fine, intende modificare l’attuale regolamentazione per i fondi di credito e vuole fornire ai gestori dei fondi strumenti uniformi per la gestione della liquidità. Il “Centres for European Policy Network (CEP)” accoglie con particolare favore il tentativo di rafforzare la dimensione UE in questo settore e proteggere maggiormente gli investitori, ma ritiene anche che vi siano ancora dei margini di miglioramento.

Nuova direttiva sul credito al consumo (cepAnalisi del COM(2021) 347)

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Finanziamenti senza commissioni, piattaforme di crowdfunding, offerte buy-now-pay-later: La varietà di prestiti veloci su internet è aumentata drasticamente. Mentre queste offerte stimolano la concorrenza, portano però anche dei nuovi rischi per i consumatori. Per rafforzare i loro diritti e proteggerli meglio dal sovraindebitamento privato, la Commissione ha presentato un proprio progetto di nuova direttiva. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) considera la riforma complessivamente necessaria, ma alcune delle proposte troppo rigide o non ancora pienamente sviluppate.

Revisione della direttiva “Solvency II” (cepAnalisi)

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La proposta di un nuovo quadro giuridico europeo per le compagnie di assicurazione è sul tavolo del legislatore europeo da settembre. L'occasione colta è stata quella dell'impegno preso dalla Commissione a revisionare la direttiva Solvency II. L'obiettivo è quello di adattare meglio gli assicuratori ad alcune condizioni quadro strutturalmente cambiate, tra cui soprattutto quella dei tassi d'interesse persistentemente bassi, i rischi climatici e le conseguenze della pandemia da COVID19. La sede di Friburgo del think tank “Centres for European Policy Network” (CEP) considera però alcuni dei cambiamenti proposti superflui ed altri persino rischiosi.

L‘Europa nella trappola della tassonomia

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Poco prima della scadenza fissata per il 21 gennaio, diversi Stati membri hanno preso posizione critiche nei riguardi del piano della Commissione europea di dichiarare l'energia nucleare e il gas naturale sostenibili. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP) vede però più realistica un’altra via per fermare legalmente la tassonomia.

Standard UE sulle obbligazioni verdi (COM(2021)391)

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Investire il denaro in modo sostenibile e con la coscienza pulita. Con obbligazioni ecologiche per un totale di 250 miliardi di euro, la Commissione europea vuole finanziare circa un terzo dei fondi per la ripresa dalla crisi del COVID nei prossimi cinque anni. Per tale finalità, sta basandosi attualmente ancora su uno standard di mercato riconosciuto a livello mondiale. Tuttavia, non è veramente pienamente convinta di questo procedere anche per il futuro.

Al fine di creare maggiore chiarezza per gli investitori, la Commissione sta infatti progettando un nuovo standard UE uniforme per i Green Bonds (EuGB). A differenza degli standard attuali del mercato finanziario globale, l’EuGB dovrebbe definire in modo più preciso in quali attività economiche "verdi" possano essere investiti i proventi delle obbligazioni. L'EuGB si baserà inoltre sulla tassonomia verde in vigore nell’UE. Il “Centres for European Policy Network (CEP)” ha analizzato i piani della Commissione oggetto di una apposita proposta di regolamento (COM(2021) 391).

Rischi e pericoli della strategia dell’UE rivolta alla finanza “sostenibile” (cepInput)

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Come parte del suo "Green Deal", l'UE vuole anche impegnare il settore finanziario a dare il suo contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Pertanto, la Commissione europea ha presentato quest'estate un piano d'azione. L'obiettivo è quello di rendere il settore finanziario più “sostenibile”.

Informativa sulla sostenibilità [cepAnalisi della COM(2021) 189]

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Nella lotta contro la corruzione e per standard sociali e ambientali più elevati, l'Unione Europea vuole rafforzare la propria direttiva relativa alle informative non finanziarie (NFRD). In futuro, circa 49.000 aziende nell’UE saranno obbligate a presentare anche un rapporto annuale sulla sostenibilità – un numero almeno quattro volte superiore rispetto all’attuale. La rete di think tanks “Centres for European Policy network (CEP)” ha analizzato l’ultima proposta  della Commissione [COM(2021) 189].

Sicurezza della rete e delle informazioni (cepAnalisi del COM(2020) 823)

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Gli attacchi degli hacker minacciano sempre più la sicurezza informatica delle aziende dell'Unione europea. L'attenzione è rivolta, in particolare, ai fornitori di energia, agli oleodotti e agli ospedali. La Commissione UE vuole quindi migliorare il livello di sicurezza informatica, soprattutto per le infrastrutture essenziali, e rafforzare gli obblighi di segnalazione degli eventi. Il Centre for European Policy (CEP) ha analizzato i piani dell'UE per la sicurezza delle reti e dell'informazione.

Resilienza operativa digitale per il settore finanziario (cepAnalisi della proposta UE COM(2020) 595)

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I cyber-attacchi minacciano sempre di più le realtà finanziarie dell'Unione Europea. La Commissione UE vuole quindi dare al settore finanziario europeo e alle sue istituzioni finanziarie di importanza sistemica, come banche, compagnie di assicurazione o centri di intermediazione finanziaria, più stabilità e sicurezza con un nuovo regolamento. Il think tank di Friburgo “Centrum für Europäische Politik (cep)” ha esaminato i piani della Commissione in una delle sue “cepAnalisi”.

Apertura, forza e resilienza (cepAnalisi della COM2021_32)

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Le crisi e le fratture nei rapporti internazionali mostrano sempre più spesso all'Unione europea i limiti della propria capacità d'azione. La Commissione sta quindi promuovendo, con la formula dell’"autonomia strategica aperta", un ruolo rafforzato per l’Unione europea sulla scena globale. Il Centre for European Policy (cep) ha analizzato in modo attentamente critico questo piano.

Crediti deteriorati e COVID-19

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Il rapporto dei prestiti in deteriorati (NPL) sta aumentando di nuovo negli Stati membri dell'Unione europea, per la prima volta in cinque anni. Il Centro Politiche Europee (cep) ha esaminato il problema dei cosiddetti prestiti “dannosi” in un'analisi del CEP, in vista delle proposte normative di dettaglio da parte della Commissione europea.

La regolazione UE delle criptovalute

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L’attenzione al Bitcoin è in crescita. La Commissione europea ha conseguentemente presentato una proposta di regolamento per disciplinare le criptovalute. Prima che la proposta della Commissione sia approvata definitivamente dal Consiglio europeo e dal Parlamento europeo, il Centro Politiche Europee (CEP) segnala però la necessità di una revisione dell’attuale approccio.

Criptovalute stabili

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Il cep mette in guardia contro un eccessiva regolamentazione da parte di Bruxelles. Le criptovalute stabili, le cosiddette stablecoin, sono in fase di lancio. Il gigante tecnologico Facebook sta progettando di introdurre lo stablecoin Diem insieme a più di 20 altre aziende quali, ad esempio, Spotify e Uber. Il sistema di pagamento basato sulle criptovalute aziendali dovrebbe emergere prima della fine dell'anno. L'UE sta quindi lavorando per assicurare un adeguato quadro giuridico.

Stato dell’arte nella garanzia dei depositi

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Ci sono ancora ostacoli rilevanti da superare sulla strada verso uno schema comune di assicurazione dei depositi per la zona euro (EDIS) previsto dalla Commissione UE. Questo è il risultato di un contributo del Centre for European Policy (cep) che confronta i sistemi bancari di Germania, Francia e Italia.

La strategia europea sui pagamenti al dettaglio

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I mercati europei dei pagamenti al dettaglio sono ancora molto frammentati e allo stesso tempo devono affrontare sfide innescate da innovazioni come i pagamenti istantanei e da dispositivi mobili. La strategia UE per i pagamenti al dettaglio suggerisce delle misure politiche per evitare discrepanze e un'ulteriore frammentazione dei mercati dei pagamenti in Europa.

A Green ECB Collateral Policy (cepInput)

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Il ruolo delle banche centrali è un tema ricorrente nel dibattito sulla finanza sostenibile. Anche la Banca Centrale Europea (BCE) intende affrontare il tema della sostenibilità nella sua revisione strategica. Questo cepInput presenta una proposta su come la BCE possa tenere conto della sostenibilità nella sua politica di garanzia.

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