Apertura, forza e resilienza (cepAnalisi della COM2021_32)

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Le crisi e le fratture nei rapporti internazionali mostrano sempre più spesso all'Unione europea i limiti della propria capacità d'azione. La Commissione sta quindi promuovendo, con la formula dell’"autonomia strategica aperta", un ruolo rafforzato per l’Unione europea sulla scena globale. Il Centre for European Policy (cep) ha analizzato in modo attentamente critico questo piano.

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"L'obiettivo della Commissione non deve portare a una politica protezionista, poiché i guadagni netti di un'economia aperta sono enormi", dice l'esperto CEP di Parigi Victor Warhem, coautore dell'analisi. L'impegno della Commissione a rimanere impegnata nel sostenere un commercio senza barriere è quindi "di grande importanza", sottolinea l'economista francese.

Sempre secondo Warhem, “la posizione internazionale e la forza dell'Euro è una conseguenza del buon funzionamento del proprio mercato - e non, come sostiene Bruxelles, piuttosto una precondizione del potere economico e politico dell'UE.

L'esperto del CEP invita, comunque, l'UE a liberarsi dalla morsa eccessiva di altri attori mondiali: "Per ragioni di stabilità finanziaria, la dipendenza dell'UE, da controparti di tipo più accentratore di paesi terzi, dovrebbe venire ridotta".

In particolare, la pandemia da Coronavirus, con, ad esempio, carenze di fornitura di dispositivi di protezione e vaccini, ha chiaramente mostrato i limiti dell'Unione Europea: limiti al proprio interno, limiti alla propria capacità di azione e limiti alla propria stessa sovranità.

La pubblicazione è disponibile in lingua inglese