Centro europeo di controllo e di prevenzione delle malattie

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La pandemia da Covid 19 ha portato a un'emergenza sanitaria transfrontaliera nell'Unione europea e ha messo in luce i deficit nell'affrontare le minacce sanitarie. Per migliorare la preparazione e la capacità di risposta, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), operativo già dal 2005, dovrà svolgere un ruolo chiave in futuro. Il Centres for European Policy network (CEP) ha analizzato i più recenti piani dell'UE di riforma dell’ECDC.

cepAnalisi

"Aumentare le capacità e mettere in comune le competenze aiuterà a rispondere in modo più rapido ed efficiente ai focolai di malattie trasmissibili in futuro. Le piattaforme digitali in rete renderanno più facile monitorare la pandemia", dice l’esperto giurista del CEP, Patrick Stockebrandt, che ha redatto l'analisi del Cep insieme all’economista e co-autrice Nathalja Nolen.

Stockebrandt dice che “è necessario ed importante che l'ECDC possa almeno fare delle raccomandazioni non vincolanti. "Questo aiuterà gli stati membri ad affrontare le malattie trasmissibili in modo più efficace", sottolinea Nolen. "Che l'Unione Europea voglia creare degli standard comuni è da accogliere con particolare favore. Una autorevole rete di laboratori di riferimento dell'UE, avrà un impatto positivo sulla difesa contro le malattie", sottolinea l'esperto del Cep. Il potere di emettere raccomandazioni non vincolanti non invade, inoltre,  l'area di responsabilità degli Stati membri garantita dal diritto primario nell’ambito delle politiche di Salute pubblica”.