Sovranità energetica dell‘UE (cepAdhoc)

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L'Unione europea vuole rinunciare completamente ai combustibili fossili dalla Russia entro il 2027 in risposta alla guerra in Ucraina. Entro la fine di quest'anno, le importazioni di gas russo dovrebbero già essere ridotte di due terzi. La sede tedesca del Think Tank va“Centres for European Policy Network (CEP)” ha fatto una prima valutazione della recente comunicazione della Commissione europea “REPowerEU”e nel quadro della stessa sostiene in modo particolare il piano di pagamenti mirati alle famiglie e alle imprese come compensazione per ulteriori aumenti dei prezzi. Al contrario, gli esperti di Friburgo rifiutano la proposta di fissare dei “tetti” a livello europeo per l'energia, anche essa presa in considerazione dal piano della Commissione.

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"La Commissione vuole fissare dei massimali di prezzo per il gas e l'elettricità in tutta l'UE. Non si dovrebbe pensare ad una simile strada. Ha più senso fornire un sostegno finanziario mirato alle famiglie con redditi bassi e medi ed alle aziende in difficoltà", dice l'esperto giurista di energia del CEP, Götz Reichert, che ha analizzato i piani della Commissione europea, discussi poi anche in modo controverso dai capi di stato e di governo a Versailles il 10 marzo 2022, insieme agli economisti Svenja Schwind e Martin Menner.

Per rendere l'approvvigionamento energetico dell'Europa indipendente dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia, il CEP, nell’attuale situazione, consiglia l'uso temporaneo e maggiore di carbone di origine non russa. "Questa misura infatti a livello complessivo non avrà alcun effetto dannoso per il clima. Il sistema per lo scambio di quote di emissione dell'UE infatti impedirà l'aumento incontrollato delle emissioni di gas a effetto serra, limitando e abbassando le emissioni complessive", sottolinea Martin Menner.

Tuttavia, gli esperti del CEP sono scettici su un rapido raggiungimento dell’indipendenza. "Anche se tutti i piani dell'UE fossero effettivamente attuati è impossibile sostituire tutte le importazioni russe entro la fine di quest'anno. Le imprese e i consumatori non avranno altra scelta che risparmiare più energia. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha del resto già invitato i cittadini a farlo", sottolinea Svenja Schwind.