L'economia politica delle politiche migratorie

Su incarico della FEPS, il Centro Politiche Europee di Roma (cepItalia), in collaborazione con la Friedrich-Ebert-Stiftung Italia e l'Università per gli Stranieri di Perugia, ha contribuito alla realizzazione di alcune schede analitiche dedicate all’esame della gestione del fenomeno migratorio nell’UE, utilizzando quattro Paesi come casi di studio: Italia, Francia, Germania e Polonia.

cepStudio

Durante la pandemia da Covid-19, le questioni legate al tema della migrazione nell'UE sono state in qualche modo minimizzate. Gli Stati membri sono stati spesso indotti a riformulare la loro narrazione sui migranti come "lavoratori essenziali" piuttosto che come una potenziale minaccia alla sicurezza. Tuttavia, la questione è ben lungi dall'essere “normalizzata” almeno secondo la percezione della maggior parte dei cittadini europei. Infatti, dopo la pandemia, la narrazione è tornata ad essere "tossica", mentre la guerra in Ucraina ha portato in superficie alcuni doppi standard quando si tratta di accettare migranti, richiedenti asilo e immigrati irregolari che entrano nei Paesi dell'UE senza visto.

Appare quindi  necessario sfatare i "miti" anti-immigrazione in tutta l'UE per capire se e come la migrazione possa rappresentare un'opportunità per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile. In questo contesto, il lavoro svolto da un team di ricercatori, coordinati da Eleonora Poli del CEP, ha voluto valutare il fenomeno da un punto di vista sia politico che economico.  

MIGRATION IN POLAND  (publ. 28.11.2023)