Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

Archivio delle pubblicazioni

Buone le intenzioni, ma meno la realizzazione: l'Unione Europea vuole obbligare le aziende a concorrere per la protezione dei diritti umani e l'ambiente nell'UE e nei Paesi terzi, dalle materie prime ai prodotti e al loro smaltimento, quindi lungo l'intera catena del valore. Il think tank Centres for European Policy Network (CEP), critica la proposta di direttiva della Commissione ritenendola eccessivamente vaga.

Violazioni dei diritti umani, numerosi morti nei cantieri, partite giocate con un caldo estremo in stadi che verranno raffreddati artificialmente e la finale della Coppa del Mondo di calcio a pochi giorni da Natale: mai prima d'ora una Coppa del Mondo, il Paese ospitante e la FIFA sono stati criticati così pesantemente, eppure tutto si svolgerà come da programma. Ciò però mette anche in evidenza l’intensità di particolari legami economici con il Qatar. L'Europa - e i grandi Paesi, Italia e Francia in particolare - sono economicamente intrecciati con l'Emirato in vari modi. Non solo nel calcio europeo di club – si veda Paris St. Germain, ma anche FC Bayern Monaco - ma soprattutto nel settore energetico, l'importanza del Qatar per l'Europa aumenterà. Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato più in dettaglio l'importanza economica e prospettica del Qatar per l'Europa.

Litio, cobalto, terre rare: la transizione energetica e l'elettromobilità richiedono notevoli quantità di “materie prime critiche”, costituite, in particolare, da alcuni metalli relativamente rari. A tale realtà si aggiunge il presupposto generale, rappresentato dalla volontà di una nuova gestione “europea” del rischio negli affari globali e nella politica estera comune. Ad oggi, molte materie prime provengono da Stati autocratici, soprattutto dalla Cina. Il Centres for European Policy Network (CEP), ha iniziato ad analizzare il piano strategico in più fasi che l’UE sta delineando, elaborando però anche già proprie proposte a tal riguardo. Tali proposte prevedono, in particolare, di porre l’accento sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la promozione specifica del riciclo dei metalli critici. Questa nuova ricerca riprende la tematica, introducendo però anche una approfondita riflessione sull’importanza di misure mirate a creare adeguate scorte.

L'anno 2022 sarà decisivo per le futura governance economica dell'UE. Dopo l'ammorbidimento delle regole fiscali dovuto alla pandemia, la Commissione ha deciso il 19 ottobre 2021 di riflettere su come stringere di nuovo le briglie. La sede di Parigi del think tank “Centres for European Policy Network (CEP)” ha analizzato la situazione macroeconomica ed ha sviluppato alcune proposte per creare crescita pur riducendo il rapporto debito/PIL, ottenendo contemporaneamente maggiore sovranità fiscale europea.

Le importazioni da paesi terzi con bassi standard di protezione del clima mettono in pericolo la competitività delle aziende nell'UE. La Commissione vuole quindi introdurre un aggiustamento sul CO2 alla frontiera (CBAM), che dovrebbe rendere più costose le importazioni da paesi con standard piuttosto lassisti  come ad es. la Russia. L'importo del prelievo dovrebbe corrispondere al prezzo dello scambio di quote di emissioni nell'UE ("ETS fittizio"). Il Centres for European Policy Network (CEP) ha analizzato tale piano.

La cosiddetta "tassa dell’Unione europea sulla plastica", introdotta all'inizio dell'anno, in realtà non è una vera e propria tassa dell’UE, né obbliga realmente gli Stati membri a prelevare una tassa nazionale sui rifiuti di plastica. Queste sono le conclusioni di un contributo della rete dei centri studio cep attivi in Germania a Parigi e a Roma.

Un quadro di riferimento temporaneo, pubblicato dalla Commissione europea, stabilisce le condizioni che le misure di aiuto di Stato, relative all’emergenza COVID-19, devono soddisfare per non violare il diritto comunitario.
Questo “cepInput” ne valuta l'impatto che potrebbero avere, sulla concorrenza nel mercato interno, le nuove regole sugli aiuto di Stato contenute in tale quadro di riferimento temporaneo.

La Commissione UE sta attualmente rivedendo il quadro giuridico per la governance economica nell'UE. Ciò riguarda in particolare il Patto di stabilità e crescita (PSC). Per dare agli Stati membri un maggiore margine di manovra fiscale nel quadro della crisi pandemica da Coronavirus, a marzo è stato sospeso anche il PSC. Un cepInput sostiene una semplificazione del PSC.