Archivio delle Pubblicazioni

IN QUESTO ARCHIVIO SONO DISPONIBILI TUTTE LE PUBBLICAZIONI DEL CEP

Le pubblicazioni costituiscono attualmente l’attività principale del team di ricerca di cep.
Esse sono disponibili più frequentemente in lingua inglese e/o tedesca. Diverse anche in lingua italiana e francese.
Nel tempo sono stati definiti i seguenti formati standard:
 
cepAdhoc: Commento puntuale di tematiche politiche di attualità legate all‘Unione europea .
cepAnalisi: Analisi concise di 4 pagine relative a proposte dell'UE (regolamenti, direttive, libri verdi, libri bianchi, comunicazioni) – comprensive di una sintesi e di valutazioni economiche e giuridiche.
cepInput: Contributi alle attuali discussioni sulle politiche dell'UE
cepStudio: Esame approfondito delle proposte politiche dell'UE che impattano maggiormente sull’economia.

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Il governo italiano sta cercando di portare avanti una riforma costituzionale che consentirebbe al Presidente del Consiglio di essere eletto direttamente dai cittadini. L'idea è che questo garantirebbe una maggiore stabilità al governo, rispettando anche il principio della rappresentanza democratica. Anche se la coalizione di governo italiana non sembra avere il numero di seggi necessari in Parlamento per approvare la riforma, senza ricorrere a un referendum popolare,la riforma rappresenta comunque un rischio.

 

Dopo le elezioni europee, la Commissione deve riadattare la politica industriale dell'UE. Il Centres for European Policy Network (cep) chiede a Bruxelles di ridurre le normative e di riporre maggiore fiducia nella libera economia di mercato.

L'UE sta affrontando anni fatidici. Con una serie di otto pubblicazioni, il Network del Centre for European Policy (cep) vuole segnalare le questioni urgenti e gli sviluppi che avranno un significato decisivo per l'UE al di là della quotidianità politica e normativa, prima delle importanti elezioni europee del 9 giugno.

Henning Vöpel, Direttore generale del Cep, dà il via all'iniziativa, affermando di ritenere che la posizione dell'Europa nel mondo sia a rischio e invitando il vecchio continente a cambiare rotta. "La guerra è tornata in Europa come strumento politico, l'ordine basato sulle regole è minacciato dal protezionismo e dall'isolazionismo, le nuove tecnologie e il cambiamento climatico stanno trasformando i mercati e le catene del valore del futuro", afferma Vöpel. Per l'Unione Europea, questa svolta significa una profonda crisi ordinamentale, poiché gli ex garanti di pace, libertà e prosperità stanno perdendo la loro efficacia. "La sovranità e la competitività dell'Europa devono essere fondamentalmente rinnovate. Tuttavia, la capacità di azione dell'UE è limitata dai suoi trattati e dalla sua particolare struttura di governance", avverte il Direttore generale del Cep. 

Secondo Vöpel, l'attuale approccio normativo e il forte orientamento in favore dell'interesse nazionale non sono sufficienti per affrontare le sfide globali. Nella competizione globale tra sistemi, sono in gioco settori come difesa, leadership tecnologica e capacità innovativa. "Ci sono enormi deficit in tutte e tre le aree", afferma Vöpel. La serie continuerà il martedì nelle prossime settimane fino alle elezioni europee. I temi principali sono il clima, l'energia e i trasporti, la digitalizzazione e le nuove tecnologie, i mercati interni e finanziari. Oltre alle analisi dalla Germania, la Rete cep fornirà anche quelle provenienti dagli esperti di Francia e Italia.

Modelli linguistici come il ChatGPT sono al tempo stesso un rischio e un'opportunità per l'Europa. Il Centro per le politiche europee (cep) delinea una guida in dieci punti per le piccole e medie imprese (PMI). Domanda chiave: Come può l'intelligenza artificiale (IA) creare efficacemente vantaggi competitivi? Requisito fondamentale: le aziende devono essere pragmatiche e meno incerte.

Mentre la guerra in Ucraina infuria ancora, l'UE ha deciso di reintrodurre le tariffe sui principali prodotti agricoli ucraini. Questa decisione può sembrare un tradimento, poiché l'Ucraina ha più che mai bisogno di risorse finanziarie per difendersi dalla Russia. In un cepAdhoc, il Centres for European Policy Network (cep) analizza le considerazioni dell'UE e valuta la situazione attuale.

Che si tratti di tecnologia digitale, energia o trasporti, la Commissione europea vuole legare maggiormente i Paesi emergenti e in via di sviluppo all'economia dell'UE. Entro il 2027, il programma di investimenti "Global Gateway" prevede di stanziare fino a € 300 miliardi. Nella sua analisi, il Centre for European Policy Network (cep) ne ha esaminato per la prima volta in modo esaustivo gli effetti commerciali sull'UE. Conclusione chiave: per rafforzare la resilienza economica dell'UE, il Global Gateway non può essere un'iniziativa isolata, ma deve essere combinato con la più ampia Agenda verde europea.

 

L'UE vuole espandere l'economia circolare nel settore automobilistico. In generale, il Centro per le politiche europee (cep) accoglie positivamente i progetti presentati. Tuttavia, secondo un nuovo studio del think tank di politica europea, gli obiettivi potrebbero risultare eccessivamente ambiziosi. Ad esempio, la quota prevista per il riutilizzo ed il riciclo non è conciliabile con i divieti sulle sostanze tossiche.

Le recenti elezioni regionali italiane potrebbero avere un impatto significativo sull'intera politica europea. I ballottaggi in Sardegna e Abruzzo hanno confermato la forza della coalizione di centro-destra. Tuttavia, la destra italiana si potrebbe trovare in difficoltà vista la palese ambivalenza tra le posizioni anti-europee, pro-Trump e pro-Putin della Lega di Matteo Salvini e quelle sempre più pro-UE, pro-NATO e pro-Ucraina del Primo Ministro Meloni.

La Commissione europea vuole eliminare le barriere in modo che i terzi possano sviluppare più facilmente nuovi prodotti e servizi utilizzando i dati dei clienti delle istituzioni finanziarie. La base è un atto giuridico per un contesto di finanza aperta. Il regolamento disciplina l'accesso, il trasferimento e l'utilizzo dei dati dei clienti finanziari. Il Centro per le politiche europee (Cep) esprime serie preoccupazioni, e ritiene il regolamento sproporzionato e non praticabile.

 

I tempi si fanno sempre più difficili per la sicurezza europea. Mentre la Russia sta diventando sempre più aggressiva sul fronte ucraino e altrove, compreso il cyberspazio, con campagne di disinformazione e attacchi informatici, gli Stati Uniti non sono in grado di votare per un aumento degli aiuti militari all'Ucraina, anche se negli ultimi anni ne hanno fornito la maggior parte.